Data: 1215
Accettato da: Chiesa Cattolica
Concilio precedente: Concilio Lateranense III
Concilio successivo: Concilio di Lione I
Convocato da: Papa Innocenzo III
Presieduto da: Papa Innocenzo III
Partecipanti: 71 patriarchi e metropoli, 412 vescovi, 900 abati e priori
Argomenti in discussione: Crociate, Lotta per le investiture
Documenti e pronunciamenti: settanta decreti papali, transustanziazione , primato pontificio, condotta del clero, confessione almeno una volta all'anno, Quinta crociata
Il Concilio Lateranense IV fu il dodicesimo concilio ecumenico della Chiesa, il quinto celebrato dopo lo scisma d'oriente.
Fu convocato a Roma da papa Innocenzo III con la bolla Vineam Domini Sabaoth, emanata il 19 aprile 1213. Vi prese parte un numero eccezionale di prelati (i patriarchi di Gerusalemme e Costantinopoli e i rappresentanti di quelli di Antiochia ed Alessandria, oltre 400 tra vescovi e arcivescovi, circa 900 tra abati e badesse) e, cosa mai verificatasi in precedenza, i rappresentanti laici di Enrico, imperatore latino d'Oriente, Federico II, sovrano del Sacro romano impero, quelli dei re di Francia, Aragona, Inghilterra, Ungheria, Gerusalemme e Cipro e delle città lombarde.
Fu il papa stesso ad aprire i lavori del Concilio con un’accorata allocuzione introduttiva pronunciata l’11 novembre 1215: il 30 novembre dello stesso anno, nel corso della III sessione del Concilio, Innocenzo III presentò settanta canoni, già formulati, che i padri conciliari dovettero limitarsi ad approvare. Per il numero e la rilevanza delle decisioni sia di carattere dogmatico che disciplinare che vi vennero prese, è da considerare uno dei più importanti della storia della Chiesa:
-Venne ribadita la fede cattolica in Dio eterno e onnipotente, unico e in tre persone consustanziali, Padre, Figlio e Spirito Santo: il Padre non deriva da alcuno, il Figlio dal solo Padre, lo Spirito Santo da entrambi; venne introdotta l'espressione transustanziazione per indicare e definire il mistero eucaristico;
-Vennero condannate come eretiche le dottrine di Gioacchino da Fiore (di cui era in corso il processo di beatificazione), dei Catari, dei Valdesi: la repressione dell'eresia, affidata ai Vescovi e ai tribunali dell’inquisizione da loro dipendenti, venne elevata a legge generale della Chiesa;
-Fu stabilito il primato papale e l'ordine delle sedi patriarcali: patriarca di Costantinopoli (che al tempo era patriarcato di rito latino), patriarca di Alessandria, patriarca di Antiochia, patriarca di Gerusalemme;
-Venne data un’organizzazione più omogenea alla vita religiosa: gli ordini religiosi vennero invitati ad uniformare le Regole che governavano le loro comunità e venne loro imposto di istituire e riunire dei Capitoli Generali, sul modello di quello dei monaci di Citeaux. Inoltre, venne proibita l'adozione di nuove regole e la creazione di nuovi ordini;
-Ai chierici venne proibito il concubinato e ribadito l'obbligo al celibato; venne loro vietato di assistere a spettacoli di mimi e giullari, la caccia, l’ubriachezza, il gioco d’azzardo e l’esercizio della professione medica (che prevedeva di versare il sangue); si ribadì la condanna della Simonia;
-Si impose ai fedeli la confessione e la comunione annuale (il Precetto pasquale);
-Venne ribadita l'impossibilità per un laico di assegnare cariche religiose e venne proibito al potere secolare di imporre tasse al clero;
-Venne fissato al quarto grado di parentela il limite oltre il quale i consanguinei non potevano sposarsi;
-Venne stabilito come dovevano essere pagate le tasse al clero
-Si impose agli ebrei ed agli islamici che abitavano nelle città di indossare dei segni di riconoscimento.
Il concilio si concluse con la proposta del 14 dicembre 1215 di una nuova crociata in Terra Santa contro i musulmani: venne concessa l'indulgenza plenaria non solo a chi avrebbe combattuto, ma anche a quanti avessero solo finanziato le spedizioni. Innocenzo III morì pochi mesi dopo, pertanto la quinta crociata venne organizzata dal suo successore, Onorio III.
Questo concilio segna l'inizio di una nuova epoca nella storia della Chiesa cattolica, all'insegna del centralismo amministrativo e giuridico incentrato sul vescovo di Roma, dell'uniformazione al modello romano e dell'intransigenza verso le diversità di culto e liturgia, di opinione, cultura e religione.
da Wikipedia
Perdonatemi ma non ho saputo resitere...
Sono giorni che continuo a studiare sta roba e la meschinità e le sporche e subdole manovre della Chiesa per arrivare al potere, suo unico scopo nascosto dietro motivazioni religiose, non smettono mai di stupirmi.
Grazie al "grande" papa Innocenzo III, dopo il IV Concilio, iniziò un processo secondo il quale gli ebrei furono ripetutamente oggetto di provvedimenti di espulsione ovunque,( il segno di riconoscimento serviva ad additare i "diversi" per sconsigliare di frequentarli). In seguito furono massacrati a migliaia ed i sopravvissuti dovettero convertirsi per avere salva la vita.
Senza parlare di ciò che questa povera gente ha dovuto patire in seguito per tutto il corso della storia...
Bah!Roba da pazzi!!!
3 commenti:
Che porci...
Vedi che ho ragione quando blatero?
Un bacione mia cara... =D
Lo sguardo dello storico deve sempre fare attenzione a non essere troppo "contemporaneo".
Ci sono state ripetute persecuzioni degli ebrei nel corso della Storia, "motivate" da cause molteplici e complesse, da cui la stessa Chiesa cattolica (in età medievale, organismo quasi prettamente politico) purtroppo non si sottraeva. Io non generalizzerei troppo, altrimenti semplificando potrebbe quasi sembrare che le persecuzioni naziste non siano che il naturale sviluppo della dottrina cattolica.
Adios
Lo storico è figlio del suo tempo.
E inquanto tale non può prescindere dal suo retroterra.
Io ho semplicemente voluto riportare un episodio storico e non è mia intenzione creare collegamenti che risulterebbero quantomeno azzardati...
Tuttavia è innegabile che la Chiesa abbia contribuito in maniera determinante alla persecuzione ebraica.
Piccole divergenze =D
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