mercoledì 31 dicembre 2008

Buon anno a tutti!



Signora dei vicoli scuri dal vecchio cappotto sciupato
Asciugati gli occhi e sorridi c'è un altro Natale alle porte
Non senti le grida e le voci e qualcosa di strano nell'aria
Anche i muri ingrigiti dei vicoli splendono sotto la luna

Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
E la sera ci facemmo un bicchiere di scura ed un giro di walzer
Con tanti saluti ad un altro Natale

Signora dei vicoli scuri abbracciami forte stasera
Anche i gatti festeggiano a volte e cantano sotto le stelle
Dimentica il freddo le lacrime e le scarpe coperte di fango
E il destino di un vecchio ubriacone cullato dal canto del vento

Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
E stasera ci faremo un bicchiere di scura ed un giro di walzer
Con tanti saluti ad un altro Natale.

Signora dei vicoli scuri non mollare la lotta
Verranno momenti migliori il tempo è una ruota che gira
Vedremo le rive del mare in un giorno assolato d'estate
Scoleremo cinquanta bottiglie al riparo di un cielo lontano

Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
E stasera ce ne andremo a ballare per strade e a brindare un saluto
E un cordiale fanculo ad un altro Natale

Modena City Ramblers (Canto di Natale)

sabato 27 dicembre 2008

Disoccupate le strade dai sogni


"Dormite, dormite, gente pasciuta e attonita della mia Germania, e anche voi dell'Europa, gente ben pensante, dormite sereni, come morti. Il mio grido non vi può svegliare... Non si svegliano gli abitatori di un cimitero"


Tratto da Ulrike Meinhof...Sesso...femminile...comunista di Dario Fo e Franca Rame...In quarta di copertina sul libro di Alois Prinz, Disoccupate le strade dai sogni regalatomi da Michele insieme ad una stupenda borsa in pelle di un bel rosso magenta.
Oltre ad essere la biografia di Ulrike Meinhof, è un "viaggio alla scoperta di una delle stagioni più dibattute della storia recente, dove una rigorosa ricostruzione si accompagna alle voci dei protagonisti e di intellettuali come Camus, Hesse, Brecht, Böll, Adorno, Sartre, Feltrinelli e Wagenbach". Disoccupate le strade dai sogni è il titolo di un album di Claudio Lolli del 1977, oltre che un verso della canzone Incubo numero zero in cui parla della Meinhof.
Spero che oggi avrò finalmente un pò più di tempo per leggerlo...

In questi ultimi tre giorni non ho avuto un attimo di respiro, queste festività sono a dir poco invadenti, sconvolgono le sane abitudini. Diventano pesanti, in tutti i sensi, soprtattutto per chi come me è abituato a passare parte del suo tempo da solo. Non fraintendetemi, ho adorato poter stare in compagnia dei miei cari ma realizzo sempre più di aver assoluto bisogno dei miei spazi e soprattutto dei miei momenti di silenzio per star bene...

Fortunatamente sono riuscita a trovare un paio d'ore per vedere Persepolis, film d'animazione storico-autobiografico, premiato al festival di Cannes 2007, della fumettista iraniana Marjane satrapi, costretta a lasciare la sua famiglia e ad espatriare in Francia per fuggire da un regime sempre più oppressivo. Attraverso gli occhi di Marjan, bambina di nove anni, si assiste alla Rivoluzione Iraniana ed all'ascesa al potere dei fondamentalisti islamici...
Non aggiungo altro e v'invito vivamente a vedere questa geniale sintesi di qualità grafica, difesa dei diritti, di dolore e d'ironia...Se siete interessati potete leggerne la trama qui.

Vi auguro di trascorrere nel migliore dei modi le restanti vacanze e vi abbraccio tutti con affetto.

A presto miei cari...

giovedì 18 dicembre 2008

Una giornata qualunque...O quasi...


DRRRIIIIIIIINNN!!

Ore 06:15 sveglia.

Mi alzo, mi lavo e mi vesto...
Nel giro di venti minuti
mi catapulto fuori di casa per andare alla fermata del pullman...
Nebbia,
nebbia fitta,
nebbia familiare,
come quella che respiravo e sfioravo con la punta del naso ghiacciata,
ogni mattina, prima di andare a scuola.
Saluto i due autisti, sempre gli stessi, e prendo posto.
Mi attendono quasi tre ore di viaggio.
Dopo aver provato invano a rivedere qualcosa sui miei appunti, adagio la testa sul finestrino e mentre scorrono paesaggi conosciuti inizio a viaggiare.
Un vero e proprio flusso di coscienza mi travolge...
A tratti ritorno in me e mi dico:
"Silvia, stai andando a fare l'esame, yuhuuuuuu!"
Chiudo gli occhi e li riapro alla nuova fermata, salgono facce nuove, quasi come in un sogno, volti sconosciuti e familiari allo stesso tempo.
Scorgo un tipo sulla cinquantina con una ventiquattrore...

Penso: "questo qui sembra proprio un professore"

Arrivati a destinazione scendiamo entrambi alla stessa fermata dileguandoci in quel caos fatto di clacson furiosi e d'un eccitato via vai di gente.
Arrivo finalmente all'Università in perfetto orario...
Ripeto tra me e me: "quarto piano, stanza 409"...Quindi prendo l'ascensore.
Stanza 402...404...406...
Raggiungo l'ultima in fondo al corridoio e, dopo aver chiesto ad un paio di ragazze in preda al panico conferma della sede dell'esame, siedo, attendendo l'arrivo del professore mai visto prima.
Vedo avanzare verso di noi due uomini ed una donna.
Uno dei due uomini è proprio il distinto signore notato prima sul pullman!
Mi volto verso le due ragazze, che nel frattempo sono diventate pallide, e chiedo:
"ma è lui il professore?"
e loro:"Siii"...

Non male come inizio giornata, non pensate?...
Mi è sembrato quasi di essere protagonista di un film surreale.

Metto da parte le mie masturbazioni mentali non appena sento chiamare il mio nome e vado...
L'esame è andato bene, anche meglio di quanto immaginassi.
Una discussione costruttiva e piacevole come poche volte mi era capitato prima.

Tornata a casa, verso sera, entro in cucina ed accendo la luce.
Sul tavolo trovo un pacco indirizzato a me.
(Sapete, di quelli postali color marroncino, con tanto di cera lacca!)
E' un pacco da parte della mia cara Marya
contenente delle deliziose babbucce natalizie ed una splendida lettera...
In pratica la ciliegina sulla torta!

Per concludere in bellezza,
raccolte le mie ultime forze,
sono andata a bere una birra con un paio d'amici.

Soddisfatta, serena e soprattutto finalmente in "vacanza", vado a dormire
che si è fatto tardi e la stanchezza ha giustamente preso il sopravvento.

Auguro una buona notte a tutti voi...


lunedì 15 dicembre 2008

Bianco d'orologio



Mi sono seduto
in uno stagno del tempo.
Era uno stagno
di silenzio,
di un bianco silenzio,
anello formidabile
dove le stelle
scontravano i dodici
numeri neri galleggianti.

Federico Garcia Lorca


Il video è tratto dal film di Krzysztof Kieslowski La double vie de Veronique...Uno dei miei film preferiti...

Aspettando un pò di vacanze, auguro una buona settimana a tutti!

mercoledì 10 dicembre 2008

Un paese di bigotti


L'Arcigay: "La Rai ha censurato il film Brokeback Mountain"

ROMA - Un caso che farà discutere. E che farà nascere nuove polemiche sull'uso della censura nei programmi tv. Anche se al momento a indignarsi è principalmente Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay che chiede: «Vogliamo sapere chi ha deciso di trasmettere ieri sera su Rai Due i Segreti di Brokeback Mountain, film che ha vinto il Leone d'Oro del 2005, 3 Oscar, 4 Golden Globe, con vistosi tagli da censura anni '50. Chi si è permesso di pensare che il pubblico adulto non avrebbe potuto sopportare i baci e le effusioni tra due uomini?»

LA PROTESTA - Ma la protesta del presidente nazionale nazionale di Arcigay non si ferma qui: «Chiediamo al Direttore di Rai Due e al Presidente della Rai di spiegare pubblicamente ciò che è avvenuto. Chiediamo alla Commissione di Vigilanza della Rai di intervenire, perchè il servizio pubblico televisivo non può in alcun modo favorire l'omofobia dilagante in questo paese. Chiediamo, infine - conclude Mancuso - che come gesto riparatore il film sia al più presto riprogrammato in versione integrale».

LA NOTA DELLA RAI - Dopo qualche ora arriva una nota della Rai a chiarimento della vicenda: «Non c'è stata alcuna censura, ma una serie di casualità che ha impedito la messa in onda della versione originale di "Brokeback Mountain". La Rai ha comprato i diritti del film "Brokeback Mountain" tramite Rai Cinema. Per un'eventuale trasmissione senza vincoli di orario, è stato chiesto alla società Bim, che l'ha distribuito nelle sale, il visto censura. In seguito a tale richiesta, il distributore ha consegnato la copia che aveva ottenuto il visto, mentre non è stato sollecitato l'invio contestuale della versione integrale. Pertanto, quando Raidue ha deciso di trasmettere il film ha ritenuto di utilizzare la versione integrale non verificando sul terminale che la versione in possesso della Rai era quella che aveva ottenuto il visto censura per la trasmissione senza vincoli di orario. Il Direttore di Raidue ha preso l'impegno di mettere in programmazione la replica del film nella versione cinematografica senza tagli».

LUXURIA - In precedenza l'ex parlamentare del Prc Vladimir Luxuria aveva già reso noto che il film sarebbe stato ritrasmesso senza tagli. «Ho sentito Marano (direttore di Rai2 ndr) per chiedergli cos'era successo. Mi sembravano troppo strani questi tagli, dopo che la scorsa settimana era andato in onda senza tagli "Transamerica"e anche dopo la mia partecipazione all'Isola dei Famosi. Lui mi ha detto che il taglio non è dipeso assolutamente dalla rete ma che il film è arrivato a Raidue già tagliato, probabilmente da Rai Cinema. Per questo Marano ha preso l'impegno di rimandarlo in onda integrale. Anche perchè -sottolinea concludendo Luxuria- far vedere un film che ha vinto il Leone d'oro a Venezia e il premio Oscar con quei tagli è come far veder la Gioconda senza testa».

DELLA VEDOVA - La precisazione della Rai però non basta a fermare la polemica politica. «È grottesco che la Rai in un film che ha vinto svariati premi internazionali, e che non ricadrebbe, neppure a forza, sotto la scure della porno tax del governo, censuri scene analoghe a quelle contenute nella grande parte dei film e delle fiction trasmesse dalla concessionaria pubblica in prima serata» tuona Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato Pdl. «Se la censura non è stata motivata dalla natura 'hard' delle scene, ma dalla natura omosessuale della relazione rappresentata, considerata pornografica di per sè, usciremmo dai confini del grottesco e entreremmo in quelli dell'accanimento discriminatorio. 'Tagliare un film di questo genere, per ragioni di questo genere, è molto peggio che non trasmetterlo. È il caso - conclude Della Vedova - che il Presidente della Rai Petruccioli risponda a questi interrogativi e spieghi le scelte della concessionaria pubblica».

(da Il Corriere della Sera, 09 Dicembre 2008)

venerdì 5 dicembre 2008

...

martedì 2 dicembre 2008

Studiando Sognando...



Mes amis...


Sento che ultimamente il tempo mi scivola via tra le dita, tra studio, servizi vari in casa e palestra.
Soltanto domenica sera per spezzare un pò sono uscita a bere un birra con degli amici. Nel localetto intimo ed accogliente c'erano addirittura i Cure in sottofondo con mio grande stupore. Non capita spesso di poter sentire della buona musica in giro.

A mezzanotte passata ci siamo ritrovati fermi in macchina ai bordi di quella piazza che un tempo, sembrano passati secoli d'allora, mi era tanto familiare...Che mi ha visto crescere, gioire, soffrire, tornare dopo anni...E che ora evito, riuscendo a guardarla soltanto da un finestrino attraverso la pioggia ed il vento, quasi come se non esistesse più.

Nel letto, prima di chiudere gli occhi, oppure mentre studio e dopo mezzora mi ritrovo lì a fissare il vuoto, ferma sulla stessa pagina, mi chiedo incessantemente cos'è che mi riserverà la vita. Come se da un momento all'altro dovesse cambiare tutto, aspettando la grande svolta...Perchè la sensazione per ora è quella di essere di passaggio qui, a casa mia, in questo paese, nonostante adori poter passare del tempo, tempo preziosissimo, con il mio caro papà ed il mio bel fratellone.

...E poi, tra una riga e l'altra, leggendo Sull'utilità e il danno della storia per la vita di Friedrich Nietzsche, mi balzano agli occhi queste parole:

"...La felicità più piccola, purché esista ininterrottamente e renda felici, è senza confronto una felicità maggiore della più grande, che venga solo come episodio, per così dire come capriccio, come idea folle, fra mera sofferenza, brama e privazione. Ma sia nella massima, sia nella minima felicità, è sempre una cosa sola quella per cui la felicità diventa felicità: il poter dimenticare o, con espressione più dotta, la capacità di sentire, mentre essa dura, in modo non storico. Chi non sa mettersi a sedere sulla soglia dell’attimo dimenticando tutte le cose passate, chi non è capace di star ritto su un punto senza vertigini e paura come una dea della vittoria, non saprà mai che cosa sia la felicità, e ancor peggio, non farà mai alcunché che renda felici gli altri..."