Nel regno del kitsch impera la dittatura del cuore.
I sentimenti suscitati dal kitsch devono essere, ovviamente, tali da poter essere condivisi da una grande quantità di persone.
Per questo il kitsch non può dipendere da una situazione insolita, ma è collegato alle immagini fondamentali che le persone hanno inculcate nelle memoria:
la figlia ingrata, il padre abbandonato, i bambini che corrono sul prato, la patria tradita, il ricordo del primo amore.
Il kitsch fa spuntare, una dietro l'altra, due lacrime di commozione.
La prima lacrima dice:
come sono belli i bambini che corrono sul prato!
La seconda lacrima dice:
com'è bello essere commossi insieme a tutta l'umanità alla vista dei bambini che corrono sul prato.
[...] Il vero antagonista del kitsch totalitario è l'uomo che pone delle domande. Una domanda è come un coltello che squarcia la tela di un fondale dipinto per permetterci di dare un'occhiata a ciò che si nasconde dietro.
(Milan Kundera)
Per questo il kitsch non può dipendere da una situazione insolita, ma è collegato alle immagini fondamentali che le persone hanno inculcate nelle memoria:
la figlia ingrata, il padre abbandonato, i bambini che corrono sul prato, la patria tradita, il ricordo del primo amore.
Il kitsch fa spuntare, una dietro l'altra, due lacrime di commozione.
La prima lacrima dice:
come sono belli i bambini che corrono sul prato!
La seconda lacrima dice:
com'è bello essere commossi insieme a tutta l'umanità alla vista dei bambini che corrono sul prato.
[...] Il vero antagonista del kitsch totalitario è l'uomo che pone delle domande. Una domanda è come un coltello che squarcia la tela di un fondale dipinto per permetterci di dare un'occhiata a ciò che si nasconde dietro.
(Milan Kundera)
9 commenti:
Foto di Paul Fusco
USA. New York City. March 5, 2003. The organizers of a rally, "Stop the War! No Police State!" called for students to leave their classrooms and join in protest at Union Square. Hundreds of students did, many with their teachers. Several addressed the crowd that filled the square. A few of the younger students taped their mouths shut to decry the threat to free speech.
Mai dimenticarsi di porre domande. mai fermarsi al semplice stato di cose.
Sono domande che fanno riflettere, forse non sono kitsch .... mai letto Kundera, forse dovrei (e ho sempre pensato fosse un po' kitsch).
@and: esattamente ciò che volevo intendere...Domandarsi il perchè delle cose è fondamentale ma purtroppo in giro vige sempre più la legge della superficilità!
@Alligatore: ...Per l'appunto, le domande non sono mai kitsch, ci permettono di andare oltre la superficie delle cose.
Sono i "vuoti sentimenti" suscitati dagli stereotipi e dai pregiudizi ad esserlo...
verissimo
Approvo in toto. Le domande, la curiosità ed il sapere sono l'unico antidoto al rincoglionimento mediatico che ci bombarda.
"Una domanda è come un coltello che squarcia la tela di un fondale dipinto per permetterci di dare un'occhiata a ciò che si nasconde dietro."
Proprio ciò che DOBBIAMO fare...
Questo post è meraviglioso.
i miei complimenti sinceri Silvia
Maurizio
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