Quell'uomo non era moribondo, era vivo esattamente come noi.
Tutti gli organi del suo corpo funzionavano: l'intestino digeriva, la pelle si rinnovava, le unghie crescevano, i tessuti si riformavano, ogni organo s'affannava in un lavorio insensato.
Le sue unghie avrebbero continuato a crescere anche quando si sarebbe trovato in piedi davanti alla botola, anche quando poi, precipitando nel vuoto, non avrebbe avuto più di un decimo di secondo da vivere. I suoi occhi vedevano la ghiaia gialla e le mura grigie, il cervello ancora ricordava, prevedeva pensava. [...]
Lui e noi eravamo un gruppo di uomini che camminavano insieme, che vedevano, udivano, percepivano, capivano lo stesso mondo; e fra due minuti uno schianto, e uno di noi non sarebbe più esistito:
un cervello in meno, un mondo in meno.
Un mondo in meno: ecco cos'è in sintesi un uomo che se ne va.
(Tratto da L'ultima Utopia di Guido Bulla)
Tutti gli organi del suo corpo funzionavano: l'intestino digeriva, la pelle si rinnovava, le unghie crescevano, i tessuti si riformavano, ogni organo s'affannava in un lavorio insensato.
Le sue unghie avrebbero continuato a crescere anche quando si sarebbe trovato in piedi davanti alla botola, anche quando poi, precipitando nel vuoto, non avrebbe avuto più di un decimo di secondo da vivere. I suoi occhi vedevano la ghiaia gialla e le mura grigie, il cervello ancora ricordava, prevedeva pensava. [...]
Lui e noi eravamo un gruppo di uomini che camminavano insieme, che vedevano, udivano, percepivano, capivano lo stesso mondo; e fra due minuti uno schianto, e uno di noi non sarebbe più esistito:
un cervello in meno, un mondo in meno.
Un mondo in meno: ecco cos'è in sintesi un uomo che se ne va.
(Tratto da L'ultima Utopia di Guido Bulla)
Questo è l'impiccato di A Hanging, uno dei primi racconti di George Orwell (pseudonimo di Eric Arthur Blair) del 1931 su un'impiccagione, una fra le tante , che hanno luogo nella Birmania depredata dall'imperialismo britannico. Con programmatica e spietata freddezza "Mister Blair" ci fa conoscere le lacerazioni morali che dilaniano il colonizzatore...
E' di Eric Arthur Blair, ex agente della Polizia imperiale indiana, che mi occupo nella mia tesi, quando il "George Orwell" tanto conosciuto non era ancora "nato" ed il celebre autore si firmava ancora con il suo vero nome scrivendo soprattutto motivato dall'assillo di riscattare il proprio passato di agente dell'Imperialismo.
Lo studio per la tesi, come avrete notato, mi porta via molto tempo ma sono certa che da buoni amici riuscirete a capirmi.
E' di Eric Arthur Blair, ex agente della Polizia imperiale indiana, che mi occupo nella mia tesi, quando il "George Orwell" tanto conosciuto non era ancora "nato" ed il celebre autore si firmava ancora con il suo vero nome scrivendo soprattutto motivato dall'assillo di riscattare il proprio passato di agente dell'Imperialismo.
Lo studio per la tesi, come avrete notato, mi porta via molto tempo ma sono certa che da buoni amici riuscirete a capirmi.
Vi saluto con affetto, sperando di riuscire ad essere più costante. A presto!
p.s. dimenticavo, il video naturalmente è tratto dalla scena finale del film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick...
7 commenti:
Ciao Silvia,
non so se te l'ho menzionato, pero anch'io feci la tesi a suo tempo su OrwelL; in partcolare trattai HOMAGE TO CATALONIA.
Impossibile non adorarlo.
1984 dovrebbe rimpiazzare i promessi sposi.
wow, 2001 odissea nello spazio, orwell prima di orwell, manituana... e poi mi chiedi se mi sono dato allo sport perchè ho parlato di stenmark... no! e' solo un capitolo del grande tema "nostalgia", l'unica cosa che ci rimane per trovare qualcosa di decente è guardare indietro! ecco il senso del mio post su stenmark... e del tuo su 2001, no?
ma guarda il caso, un paio di anni fa avevo citato manituana... gran libro, buona lettura! ciao!!!
http://indierockerrevolution.blogspot.com/2008/09/september.html
Tesi interessante, speriamo di leggerla un giorno da qualche parte. Pensavo, che strano destino di Orowell, anni dopo qualcuno con il suo stesso cognome è diventato pure lui agente dell'Imperialismo (si veda, a questo proposito, il grandissimo film di Polanski, a tratti kubrickiano...).
Mi chiedevi del "Gatti Persiani"; pure io ho letto parecchie buone rece, ma non l'ho ancora visto. Spero esca anche dalle mie parti...
@Vale: ciao! Si, avevo già letto il tuo post :) anch'io inizialmente ero orientata verso "Homage to Catalonia" poi però ho optato per "Burmese days" un po' meno conosciuto...
Grazie a questa tesi sto scoprendo una nuova ed ancor più interessante parte di Orwell che non conoscevo! Fantistici soprattutto alcuni dei suoi saggi e dei racconti...
A presto allora!
@Indie: hai proprio ragione...Nostalgia di valori, di eroi e di idee soprattutto! Nostalgia di un tempo mai vissuto, raccontato da libri e non solo...
"Mi mancano...E ancora di più quando guardo quelli della mia generazione. Bolsi, arroganti, disposti a ogni compromesso. Senza dignità. Mi fanno incazzare, perché a rimpiangere i vecchi ci si sente vecchi. Lo sai che ho sempre disprezzato l'elogio dei "bei tempi", che in realtà non ci sono mai stati...Ma questa mollezza che ci circonda, proprio non la sopporto"
E' una citazione presa da "Asce di Guerra" sempre dei Wu Ming...
Bello il tuo post su Manituana, sono andata a dare un'occhiata :)
p.s. un po' di sport fa sempre bene! ;P
@Alligatore: eh, magari! La vedo difficile ma non si sa mai...Comunque grazie per l'augurio!
A quale film ti riferisci? Ho visto poco di Polanski...
Neanche io so se “Gatti Persiani” lo daranno al cinema qui vicino...Se riuscirò a vederlo ti farò sapere cosa ne penso.
Pensa che invece io sto rileggendo 1984. Tutte le volte che lo prendo in mano mi suona sempre più inquietante.
auguri per la tesi.
Conobbi Orwell con la lettura breve e fulminante de La fattoria degli animali... Ero al terzo anno del liceo e da allora sembrano passati secoli. È stata la mia prima lezione sul totalitarismo, forse la più efficace, sicuramente più istruttiva di tanti saggi letti all'università.
Buono studio! =)
Un bacio
Scusa il ritardo nella risposta. Il film di Polanski è "L'uomo nell'ombra": c'è un ex primo ministro inglese sospettato di essere stato al servizio della cia, di aver fatto torturare e partecipato a guerre umanitarie in nome della democrazia. Vi ricorda qualcuno? Il film, al di là degli intrecci politici di attualità, è un capolavoro di gusto e misura. Un giallo politico/poetico tra i migliori di Polanski, che adoro; ti consiglio "La morte e la fanciulla", per me il suo vertice. Questo è molto vicino.
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