
venerdì 28 settembre 2007
lunedì 24 settembre 2007
Ascanio Celestini

Mi chiamo Ascanio Celestini,
figlio di Gaetano Celestini e Comin Piera.
Mio padre rimette a posto i mobili, mobili vecchi o antichi
è nato al Quadraro e da ragazzino l’hanno portato a lavorare sotto padrone
in bottega a San Lorenzo.
Mia madre è di Tor Pignattara, da giovane faceva la parrucchiera
da uno che aveva tagliato i capelli al re d’Italia
e a quel tempo ballava il liscio.
Quando s’è sposata con mio padre ha smesso di ballare.
Quando sono nato io ha smesso di fare la parrucchiera.
Mio nonno paterno faceva il carrettiere a Trastevere.
Con l’incidente è rimasto grande invalido del lavoro,
è andato a lavorare al cinema Iris a Porta Pia.
La mattina faceva le pulizie, pomeriggio e sera faceva la maschera,
la notte faceva il guardiano.
Sua moglie si chiamava Agnese, è nata a Bedero.
Io mi ricordo che si costruiva le scarpe coi guanti vecchi.
Mio nonno materno si chiamava Giovanni e faceva il boscaiolo con Primo Carnera.
Mia nonna materna è nata ad Anguillara Sabazia e si chiamava Marianna.
La sorella, Fenisia, levava le fatture
e lei raccontava storie di streghe.
figlio di Gaetano Celestini e Comin Piera.
Mio padre rimette a posto i mobili, mobili vecchi o antichi
è nato al Quadraro e da ragazzino l’hanno portato a lavorare sotto padrone
in bottega a San Lorenzo.
Mia madre è di Tor Pignattara, da giovane faceva la parrucchiera
da uno che aveva tagliato i capelli al re d’Italia
e a quel tempo ballava il liscio.
Quando s’è sposata con mio padre ha smesso di ballare.
Quando sono nato io ha smesso di fare la parrucchiera.
Mio nonno paterno faceva il carrettiere a Trastevere.
Con l’incidente è rimasto grande invalido del lavoro,
è andato a lavorare al cinema Iris a Porta Pia.
La mattina faceva le pulizie, pomeriggio e sera faceva la maschera,
la notte faceva il guardiano.
Sua moglie si chiamava Agnese, è nata a Bedero.
Io mi ricordo che si costruiva le scarpe coi guanti vecchi.
Mio nonno materno si chiamava Giovanni e faceva il boscaiolo con Primo Carnera.
Mia nonna materna è nata ad Anguillara Sabazia e si chiamava Marianna.
La sorella, Fenisia, levava le fatture
e lei raccontava storie di streghe.
giovedì 20 settembre 2007
giovedì 13 settembre 2007
Dopo Mezzanotte

La foto rappresenta Francesca Inaudi nella Mole Antonelliana,che ospita il Museo,sulla quale vi è l'installazione "Il volo dei numeri" di Mario Merz rappresentante la successione di Fibonacci.
mercoledì 12 settembre 2007
Amore Eterno...

Fiaba/Leggenda Italiana
venerdì 7 settembre 2007
L'autunno è alle porte...
Questa sera ,alla festa dell'Unità d'Isernia, ci saranno i Modena City Ramblers...che bello!!!
Colgo l'occasione per fare un omaggio a questo fantastico gruppo con una loro canzone che adoro in particolar modo,in quest'atmosfera deliziosamente autunnale un pò in anticipo:
Canto di Natale
Signora dei vicoli scuri dal vecchio cappotto sciupato Asciugati gli occhi e sorridi c'è un altro Natale alle porte Non senti le grida e le voci e qualcosa di strano nell'aria Anche i muri ingrigiti dei vicoli splendono sotto la luna Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddoE la sera ci facemmo un bicchiere di scura ed un giro di walzer Con tanti saluti ad un altro NataleSignora dei vicoli scuri abbracciami forte stasera Anche i gatti festeggiano a volte e cantano sotto le stelle Dimentica il freddo le lacrime e le scarpe coperte di fango E il destino di un vecchio ubriacone cullato dal canto del vento Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo E stasera ci faremo un bicchiere di scura ed un giro di walzer Con tanti saluti ad un altro Natale. Signora dei vicoli scuri non mollare la lotta Verranno momenti migliori il tempo è una ruota che gira Vedremo le rive del mare in un giorno assolato d'estate Scoleremo cinquanta bottiglie al riparo di un cielo lontano Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddoE stasera ce ne andremo a ballare per strade e a brindare un saluto E un cordiale fanculo ad un altro Natale.
(illustrazione di Arthur Rackham)
sabato 1 settembre 2007
Buona Fortuna cara Maria Assunta...

Dicono che le coccinelle siano di buon auspicio...questa è per Mary, la mia cara,insostituibile amica, che proprio oggi trasloca a Pisa.
Tanto per citare un frase "mariassuntesca" degli ultimi tempi:
"il cerchio si è chiuso!",naturalmete...ne inizierà un altro ma comunque saranno legati tra loro e faranno parte della stessa catena;è questo che ci consola e certe amicizie,soprattutto dopo aver condiviso così tanto,è impossibile perderle.
Lascio da parte la tristezza e ti auguro una buona vita!!!!
Ci sarò sempre,non dubitare...
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