Appello - Stop Agrexco Italia
La coalizione italiana contro la Carmel-Agrexco è nata nell’autunno del 2009 a seguito di una conferenza a Pisa sulla campagna internazionale di boicottaggio disinvestimento e sanzioni (BDS), la risposta nonviolenta della società civile Palestinese all’occupazione Israeliana. La coalizione Italiana contro l'Agrexco aderisce alla chiamata palestinese al BDS in ogni suo aspetto, insieme ad un numero sempre crescente di organizzazioni e movimenti internazionali e Israeliani. L'obiettivo è far sì che iniziative di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele simili a quelle applicate al Sud Africa nel periodo dell'Apartheid possano indurre il Governo Israeliano a riconoscere il diritto inalienabile del popolo Palestinese all'autodeterminazione ed a rispettare le norme del diritto internazionale.
La società Agrexco Ltd. è stata scelta strategicamente come bersaglio della nostra mobilitazione poiché:
1 è il principale esportatore di prodotti agricoli israeliani e delle colonie illegalmente costruite nei territori palestinesi occupati.
2 è direttamente coinvolta nel sostegno economico delle colonie israeliane in Cisgiordania.
3 utilizza il porto italiano di Vado Ligure (Savona) come uno dei principali snodi di distribuzione dei prodotti Agrexco in Europa.
Gli scopi principali della coalizione italiana contro l’Agrexco sono:
1 mobilitarci contro l’utilizzo del porto di Vado Ligure per l’attracco delle navi Agrexco e la distribuzione dei suoi prodotti in Europa.
2 dare inizio ad una campagna di boicottaggio dei prodotti Agrexco in Italia.
3 promuovere iniziative legali per denunciare a livello nazionale ed europeo violazioni del diritto internazionale e degli accordi vigenti in materia di diritti umani, incluse le clausole degli accordi commerciali tra Europa, Israele e Territori Palestinesi occupati.
Siamo una coalizione aperta a chiunque voglia sottoscrivere tali scopi nello spirito di lotta contro ogni forma di fascismo, razzismo, sessismo, antisemitismo, islamofobia e ogni forma di discriminazione etnica e religiosa.
Il 18 Maggio 2010, a seguito di questa campagna di pressione le due catene di supermercati Coop e Nordiconad, hanno interrotto la commercializzazione dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane nei territori palestinesi occupati, mirando al rispetto per il Diritto Internazionale (e non per ragioni razziste o anti-semite!). Questo è il comunicato pubblicato a riguardo sul sito ufficiale della coalizione.
L'istruttivo volantino multilingua sull'Agrexco ci spiega perchè non bisogna comprare i prodotti agricoli israeliani. Aiutiamoli a divulgare la campagna...